Articolo intergrale su Andrea Biraghi Cybersecurity News
NimzaLoader è un malware utilizzato per le campagne phishing scritto utilizzando il linguaggio di programmazione Nim creato dal programmatore tedesco Andreas Rumpf. Rumpf ne parla come di un linguaggio efficiente, espressivo, elegante e parla delle sue caratteristiche in un pagina dedicata: https://nim-lang.org/
Nim è stato creato per essere un linguaggio veloce come il C, espressivo come Python ed estensibile come Lisp
La difficoltà di NimzaLoader – siccome sctìritto appunto in un linguaggio inusuale per un malaware – sta appunto nel suo rilevamento e nelle analisi. E appunto per eludere il suo rilevamento è stato utilizzato il linguaggio Nim.
La campagna di phishing è stata intanto attribuita all’attore minaccia TA800, che in precedenza propagato il malware BazaLoader. Ma ci sono delle differenze: Il linguaggio di programmazione tra i due malware è completamente diverso. Non coincidono nemmeno l’offuscatore di codice, lo stile di decrittografia delle stringhe e gli algoritmi di generazione del dominio. Pertanto, NimzaLoader non è considerato una variante di BazaLoader.
Le minacce informatiche si stanno evelovemdo utilizzando armi sempre più diverse per sfuggire al controllo.
Intelligenza artificiale e cyber security
Sebbene l’intelligenza artificiale abbia compiuto progressi significativi nelle sue applicazioni in tutti i settori, al momento il suo utilizzo nella sicurezza informatica può ancora essere definito come “nascente”.
L’IA — che parte dll’emulazione del pensiero umano — infatti aiuta ad esempio i professionisti e gli esperti nell’analisi del riconoscimento vocale e comprendere in modo accurato il crimine informatico in un momento in cui le aziende e le organizzaziini — esposte alle crescenti minacce — richiedono tecnologie di sicurezza elevate.
L’IA sta dicentando anche un potente strumento nel campo della protezione dei dati e contro attacchi potenzialemnte articolati, derivanti dallo sviluppo della tecnologia 5G e dell’Internet of Things che si stima porteranno ad attacchi informatici di quinta generazione– multi-dimensionali, multi-stadio, multi-vettore, polimorfici — e su larga scala che richiedono una prevenzione in tempo reale e continui aggiornamenti per evitare attacchi zeroda, oltre all’utilizzo di Firewall con funzioni avanzate di nuova generazione (NGFW).
Ma cosa sono gli attacchi di quinta generazione?
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Cybersecurity e Covid: cosa hanno in comune?
Un concetto che viene insegnato agli studenti di sicurezza informatica è che non c’è alcuna sicurezza assoluta: ovvero “nessuna iniziativa di sicurezza e’ tale da garantire, con assoluta certezza, l’ assenza di rischi informatici“. Allo stesso modo di un nuovo malaware o ransomware, non ci è stato possibile prevedere come il nuovo Coronavirus avrebbe influenzato – e in quale misura – le nostre vite, la nostra società, la nostra economia.
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Leonardo Cyber Range è un poligono virtuale, composto da una infrastruttura Hardware e software che permette di simulare complessi sistemi ICT. In materia di Difesa e Sicurezza la Cyber Security diventa sempre di più un’arma strategica e Leonardo stava lavorando ad un vero e proprio “poligono virtuale” in campo informatico (IT), il primo cyber range italiano per la Difesa e per gestire le infrastrutture critiche: i possibili scenari vengono virtualizzati per sviluppare strategie e componenti di difesa con l’intelligenza artificiale (AI).
Si chiamerà Istituto italiano di Cybersicurezza (IIC) la nuova fondazione per la cyber difesa e la cyber sicurezza italiana. La nuova fondazione sarà coordinata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dall’intelligence.
Intanto le testate inziano a riportare fatti, numeri: mentre dell’ICC si palra nell’articolo 96 della bozza della Legge di bilancio, in cui si annuncia la sua costituzione.
Membri della fondazione, come si legge su Formiche.net sono i ministri del Cisr (Comitato interministeriale per la Sicurezza della Repubblica) e il ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi, si avvarrà del coordinamento del Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza).
Tra le finalità quella di “promuovere e sostenere l’accrescimento delle competenze e delle capacità tecnologiche, industriali e scientifiche nazionali nel campo della sicurezza cibernetica e della protezione informatica”.
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La cybersecurity dei dispositivi medici e delle reti IT medicali è sempre più importante in quanto i dati e le informazioni sui cittadini rappresentano oggi una nuova ed estesa superficie d'attacco per i gruppi di criminal hackers. Il settore sanitario è in effetti uno dei settori più critici a riguardo - costituendo parte dell'infrastruttura nazionale critica - ove la sicureza delle reti e dei dispositivi risulta ora cruciale per garantire la continuità dei servizi.
Come scrive Agenda Digitale, secondo l’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (ENISA), quando i componenti di Internet of Things (IoT) supportano le funzioni principali degli ospedali - smart hospitals - la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi diventano automaticamente questioni critiche.
Questi dispositivi medici in rete e altre tecnologie mobili per la salute (mHealth) sono un’arma a doppio taglio: hanno il potenziale per svolgere un ruolo di trasformazione nell’assistenza sanitaria, ma allo stesso tempo possono diventare un veicolo che espone i pazienti e gli operatori sanitari alla sicurezza e rischi per la sicurezza informatica come essere violato, essere infettati da malware ed essere vulnerabili ad accessi non autorizzati. I problemi di sicurezza del paziente – lesioni o morte – legati alle vulnerabilità di sicurezza dei dispositivi medici collegati in rete sono una preoccupazione fondamentale; dispositivi medici compromessi potrebbero anche essere utilizzati per attaccare altre parti della rete di un’organizzazione.
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Il Mobile Security Report 2021 di Check Point rileva che quasi tutte le organizzazioni a livello globale hanno subito un attacco malware mobile nel 2021. Il report scopre anche le ultime minacce per i dispositivi mobili: dalle app dannose agli attacchi ransomware.
In una sintesi il 97% delle organizzazioni nel 2020 ha affrontato minacce mobili che hanno utilizzato più vettori di attacco, il 46% delle organizzazioni ha avuto almeno un dipendente che scarica un’applicazione mobile dannosa e almeno il 40% dei dispositivi mobili del mondo è vulnerabile agli attacchi informatici
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Cyber spionaggio e controllo remoto di internet: Mollitiam Industries sarebbe in procinto di sviluppare strumenti di hacking in grado di assumere il controllo di dispotivi Android, MacOS e Windows su smarthphone e tablet.
Secondo i documenti visti da Wired - materiali di marketing online non protetti - la società di cyber intelligence, con sede in Spagna, grazie afi fondi europei (UE) ha creato una nuova tecnologia di sorveglianza invasiva che consente di assumere il "controllo remoto anomimo" ed invisibile dei dispositivi connessi alla rete Internet elundendo il rilevamento. Wired cita i prodotti di intercettazione anonima come "Invisible Man" e "Night Crawler", in grado di accedere in remoto ai file e alla posizione di un bersaglio e di accendere di nascosto la fotocamera e il microfono di un dispositivo (incluse password, attività di ricerca sul Web e persino testi scambiati su applicazioni di messaggistica crittografate).
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Un nuovo gruppo APT prende di mira i settori carburante, energia ed aviazione: il gruppo non ancora documentato – riporta HackerNews – è stato identificato come responsabile di una serie di attacchi in Russia, Stati Uniti, India, Nepal, Taiwan e Giappone con l’obiettivo di rubare dati da reti compromesse.
Il gruppo di minacce persistenti avanzate (APT) è stato soprannominato ChamelGang dalla società di sicurezza informatica Positive Technologies per le sue capacità camaleontiche, incluso il mascheramento “del malware e dell’infrastruttura di rete sotto servizi legittimi di Microsoft, TrendMicro, McAfee, IBM e Google“.
Inoltre la società avvisa:
Poiché il nuovo gruppo APT ha iniziato a sfruttare le vulnerabilità di ProxyShell negli attacchi per infettare Microsoft Exchange, è possibile che anche i server vulnerabili nel Regno Unito possano essere interessati in futuro. Il gruppo, noto come ChamelGang, sembra essere concentrato sul furto di dati da reti compromesse e i suoi primi attacchi alle relazioni di fiducia 1 sono stati registrati nel marzo 2021.
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Gli attacchi informatici in questo 2020 stanno prendendo di mira l’aumento del lavoro a distanza e stanno diventando sempre più elaborati ed insidiosi. I dati rilevano che nei primi sei mesi del 2020 le intrusioni sono aumentate considerevolmente rispetto al 2018.
Con strumenti e tecniche nuovi, gli attacchi hacker rappresentano una minaccia a livello globale sono divenuti una relatà con la quale analisti, specialisti della sicurezza informatica e hacker etici si trovano a dover avere a che fare oramai quotidianamente. Il loro aumento è attribuito all’evoluzione delle tattiche di intrusione – per ottenere l’accesso ad account e reti – ma anche all’aumento del lavoro a distanza dovuto alla pandemia di Covid19. Anche in Italia quindi si sono raggiunti livelli mai visti prima.
Mentre gli attacchi ransomware e malware nel 2020 diventano sempre più numerosi e aggressivi, le organizzazioni non riescono a fare fronte con le loro sole risorse.
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Leonardo e Tempest: Italia, Regno Unito e Svezia hanno avviato l'accordo Future Combat Air System Cooperation MoU (Memorandum of Understanding): il memorandum è stato siglato il 21 Dicembre e detta i principi su cui si fonderà la "collaborazione paritaria" su un sistema aereo avanzato - tecnologie aeronautiche di Quinta generazione - in sostituzione dell’Eurofighter.
Le tre industrie nazionali comprendono: le società di difesa di Regno Unito (BAE Systems, Leonardo UK, Rolls Royce e MBDA UK), Italia (Leonardo Italia, Elettronica, Avio Aero e MBDA Italia) e Svezia (Saab e GKN Aerospace Sweden)
Ecco la galleria di immagini sul Tempest.
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Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,
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