I cyber partisans in Bierlorussia – Belarus Cyber Partisans – affermano di avere violato i database ufficiali e di avere accesso a dati estremamente sensibili.
I Berlarus Cyber Partisans hanno rivendicato così una serie di attacchi informatici – a fine agosto 2021 – ai database del governo e della polizia in Bielorussia, compresi quelli del Ministero degli Interni. La notizia è riportata da DW a cui un hacker avrebbe detto che l’idea era di fornire alla popolazione informazioni importanti.
Il 17 agosto, il sovrano bielorusso Alexander Lukashenko ha indirettamente confermato la perdita di dati sensibili. “Se non puoi proteggere le informazioni nei tuoi computer, allora scrivi le cose a mano e mettile nei cassetti”, ha detto ai ministri in una riunione.
Di recente il gruppo avrebbe affermato di avere accesso ai dettagli del passaporto di tutti i bielorussi, nonché ai piani di sicurezza interna, e dati riguardo alle intercettazioni. Secondo quanto riferito, l’elenco include funzionari della sicurezza, aziende statali e aziende private. I Cyber Partisans affermano di avere centinaia di migliaia di ore di registrazioni, affermando anche che elaboreranno le informazioni e le rilasceranno gradualmente.
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Ransomware 2021: da 3 rapporti separati sulle minacce informatiche pubblicati da IBM, Trend Micro e BlackBerry, emergono molti degli stessi temi.
In questi rapporti nei nomi dei nuovi arrivati vi sono i nomi Egregor e DoppelPaymer, e ransomware come Sodinokibi e Ryuk permangono nelle liste delle migliori campagne. Tra i punti di unione dei tre rapporti la crescita e il raddoppiamento di ransomware e phishing – con alcune modifiche – e minacce come i deepfake e la disinformazione che nel futuro diventeranno minacce sempre più importanti.
I criminali informatici e gli hacker di stato risultano raddoppiati, approfittando anche del caos della pandemia con il passaggio al lavoro da remoto. BlackBerry sottolinea che i Managed Service Provider (MSP) erano obiettivi importanti durante gli attacchi ransomware 2020: secondo il “2021 Threat Report” gli hacker hanno sempre più sfruttato il ransomware per compromettere gli MSP come parte di campagne di criminalità informatica altamente mirate. Il ransomware rimane il grande business del cyber crime .
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Durante l’incontro a Ginevra tra Joe Biden e Valdimir Putin, in materia di cyber security, il presidente della Russia ha proposto zone sicure per gli obiettivi contro le infrastrutture critiche.
Tra i punti cruciali dell’incontro, che hanno riguardato il nucleare, l’Ucraina e lo scambio di detenuti, la cyber security ha rappresentato uun momento di dialogo tra i due paesi che è appena iniziato. Quello che è chiaro è che i rapporti tra i due paesi devono diventare stabili e in uncerto modo, a richiesta di Putin, prevedibili. L’agenda di Biden invece si è dichiarata non contro la Russia ma volta a proteggere i propri cittadini americani: “un’altra Guerra Fredda non sarebbe nell’interesse di nessuno”, ha affermato. Su questo punto quindi Washington ha dichiarato una linea alquanto ferma.
«Noi continueremo a sollevare questioni per casi come Alexei Navalny e tutte le questioni legate ai diritti umani. L’ho detto a Putin. Non tollereremo violazioni dei diritti democratici e risponderemo. Ho detto a Putin che ci sono delle regole di base che vanno rispettate».
Riguardo alla proposta sulla protezione delle infrastrutture critiche contro l’hacking, una proposta è stata fatta, ma alcuni esperti di infosec sono scettici a tale riguardo, ovvero che un tale accordo possa essere applicato.
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Cyber attacchi 2020: il dominio cibernetico assume sempre più rilevanza nelle dinamiche della politica internazionale. Il cyberspazio è diventato un dominio globale sul quale il potere e gli Stati vorrebbero imporre la propria sovranità, con la possibilità di variarne la mappatura: dopo terra, mare, aria e spazio extra-atmosferico, il cyber spazio rappresenta la quinta dimensione della conflittualità.
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Il cyber spazio è divenuto nuova frontiera per le cyber spie e le operazioni di web intelligence: le ultime tecniche usate, anche se non nuove, sono state quelle di mimetizzazione informatica "false flag" come quelle scoperte dal National Cyber Security Center, in cui Mosca ha usato come cavallo di Troia le operazioni nel web dell’intelligence iraniana.
Spionaggio a parte, sulla guerra cibernetica abbiamo ancora molto da imparare: esiste la questione delle diverse percezioni delle regole concordate. Questo è evidente quando, circa dieci anni fa, gli Stati Uniti fecero ricorso al sabotaggio cibernetico anziché ai missili per distruggere diverse installazioni nucleari iraniane: l'Iran rispose con attacchi informatici, distruggendo almeno 30 mila computer in Arabia Saudita e creato seri danni alle banche statunitensi. Sotto questa luce una stabilità strategica nel cyberspazio sembra difficile da mantenere.
La consapevolezza della rilevanza strategica del cyber spazio emerge nel documento "National Strategy to Secure Cyberspace" approvato dalla Casa Bianca nel 2003. Il documento paragona il cyber space ad un “sistema nervoso – il sistema di controllo del paese – composto da centinaia di migliaia di computer interconnessi, server, router, cavi in fibra ottica che permettono alle nostre infrastrutture critiche di lavorare. Così, il sano funzionamento dello spazio cibernetico è essenziale per la nostra sicurezza nazionale”.
Il rischio di cyber attacchi tra Usa e Iran è aumentato dopo l'uccisione del generale Soleimani ma già nel 2019 gli Stati Uniti hanno effettuato un'operazione cibernetica segreta contro l'Iran (che ha negato il suo coinvolgimento) in seguito agli attacchi del 14 settembre contro le strutture petrolifere dell'Arabia Saudita, come ha riportato Reuters. Il gruppo militante Houthi allineato all'Iran nello Yemen ha ne invece rivendicato la responsabilità. Durante tutto il 2019 gruppi di hacker iraniani hanno ripetutamente attaccato vari obiettivi negli Stati Uniti: l'obiettivo principale di questi attacchi è stato cyber-spionaggio, parte invece sono legati alla criminalità informatica.
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Attacchi informatici: cosa ci aspetta nel corso del 2020?
Ever dreamed of traveling nearly as fast as light? Zipping across the universe to check out the sights seems like it could be fun. But, not so fast. There are a few things you should know before you jump into your rocket. At near the speed of light, the day-to-day physics we know on Earth need a few modifications. And if you’re thinking Albert Einstein will be entering this equation, you’re right!
We live our daily lives using what scientists call Newtonian physics, as in Isaac Newton, the guy who had the proverbial apple fall on his head. Imagine that you are on a sidewalk, watching your friend walk toward the front of a bus as it drives away. The bus is moving at 30 mph. Your friend walks at 3 mph. To you, your friend is moving at 33 mph — you simply add the two speeds together. (The 30 mph the bus is moving plus 3 mph that your friend is moving inside the bus.) This is a simple example of Newtonian physics.
However, imagine that your friend on the bus turns on a flashlight, and you both measure the speed of its light. You would both measure it to be moving at 670 million mph (or 1 billion kilometers per hour) — this is the speed of light. Even though the flashlight is with your friend on the moving bus, you still both measure the speed of light to be exactly the same. Suddenly you see how Einstein’s physics is different from Newton’s.
This prediction was a key part of Einstein’s special theory of relativity: The speed of light is the same for any observer, no matter their relative speed. This leads to many seemingly weird effects.
Before talking about those surprising effects, it’s good to take a moment to talk about point of view. For the rest of this discussion, we’ll assume that you’re at rest — sitting in one spot in space, not moving. And your friend is on a rocket ship that you measure to be traveling at 90% the speed of light. Neither of you is changing speed or direction. Scientists give this a fancy name — an “inertial frame of reference.”
With the stage set, now we can talk about a couple of super-weird effects of traveling near the speed of light. Relativity messes with simple things like distance and time, doing stuff that might blow your mind!
Let’s say you have a stick that is 36 inches long (91 centimeters). Your friend on the rocket doesn’t know the stick’s length, so they measure it by comparing it to a ruler they have as they zoom past you. They find your stick is just 16 inches (40 centimeters) long — less than half the length you measured! This effect is called length contraction. And if they were moving even faster, your friend would measure your stick to be even shorter. The cool thing about relativity is that both of those measurements are right! We see these effects in particle physics with fast-moving particles.
If your friend was traveling to our nearest neighbor star, Proxima Centauri, how far would they think it was? From Earth, we measure Proxima Centauri to be 4.2 light-years away (where one light-year is the distance light travels in a year, or about 5.8 trillion miles). However, your friend, who is traveling at 90% the speed of light in the rocket, would measure the distance between Earth and Proxima Centauri to be just over 1.8 light-years.
That’s just length … let’s talk about time!
Now let’s say you and your friend on the rocket have identical synchronized clocks. When your friend reaches Proxima Centauri, they send you a signal, telling you how long their trip took them. Their clock says the trip took just over two years. Remember, they measure the distance to be 1.8 light-years. However, you would see that your clock, which stayed at rest with you, says the trip took 4.7 years — more than twice as long!
This effect is called time dilation — time on moving clocks appears to tick slower.
None of this accounts for your friend accelerating their rocket or stopping at Proxima Centauri. All of this math gets more complicated if you and your friend were speeding up, slowing down, or changing directions. For instance, if your friend slowed down to stop at Proxima Centauri, they would have aged less than you on their trip!
Now you’re ready for a few tips on near-light-speed travel! Watch the video below for more.
Now, if you need to relax a bit after this whirlwind, near-light-speed trip, you can grab our coloring pages of scenes from the video. And if you enjoyed the trip, download a postcard to send to a friend. Finally, if you want to explore more of the wonders of the universe, follow NASA Universe on Facebook and Twitter.
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Articolo intergrale su Andrea-Biraghi-Cyber-Security
Leonardo Cyber Range è un poligono virtuale, composto da una infrastruttura Hardware e software che permette di simulare complessi sistemi ICT. In materia di Difesa e Sicurezza la Cyber Security diventa sempre di più un’arma strategica e Leonardo stava lavorando ad un vero e proprio “poligono virtuale” in campo informatico (IT), il primo cyber range italiano per la Difesa e per gestire le infrastrutture critiche: i possibili scenari vengono virtualizzati per sviluppare strategie e componenti di difesa con l’intelligenza artificiale (AI).
#Gaming e #Malware: #Kaspersky blocca 5,8 milioni di attacchi “travestiti da giochi per PC” Gaming e malware: adware e trojan e altri malware non sono gli unici motivi per non scaricare giochi illegali. BleepingComputer avvisa che i criminali informatici stanno facendo passi da gigante con attacchi malware in grado di eseguire codice dall’unità di elaborazione grafica (#GPU) di un sistema compromesso. Il malware quindi ha trovato un nuovo posto dove nascondersi: le schede grafiche, che potrebbero presto diventare una seria minaccia. Una tecnica di proof-of-concept (PoC) per l’archiviazione e l’esecuzione di malware su una scheda grafica è stata recentemente venduta su un forum di #hacker.
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All'Italia serve innovazione digitale e le startup sono fondamentali per la loro capacità di dare risposte innovative e come sostiene Roberto Balzerani - Innovation Director Sopra Steria - sono un “driver irrinunciabile in ogni settore, per una ripartenza solida che porti benefici nel lungo periodo”.
Idee innovative sono indispensabili sia per un rilancio economico ma anche per un rilancio sostenibile dell'Italia.
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How did you decide to scientist? How you start works? And what did you do for that ?
Question: How did you decide to be a scientist? How did you start work? And what did you do for that?
C’è bisogno di un profondo ripensamento volto all’impegno nell’introdurre misure e salvaguardie per ridurre i rischi per il trattamento dei dati personali: soprattutto per quanto riguarda le piattaforme utilizzate nei processi aziendali. Queste ultime andrebbero riprogettate, ripensate e riottimizzate alla luce dei paradigmi introdotti dal GDPR. Il problema maggiore si presenta nella valutazione dei rischi. [...]. Tra i punti più importanti e su cui si è focalizzata l’attenzione ci sono appunto le piattaforme applicative o technology provider, le quali dovrebbero garantire una progettazione ed un funzionamento in linea con le indicazioni del GDPR.
Privacy e Dati Personali: tra le linee strategiche definite dalla XXXXI Conferenza internazionale delle Autorità per la protezione dei dati (ICDPPC) la privacy è riconosciuta al primo posto come diritto fondamentale per il buon funzionamento delle democrazie. L’ICDPPC ha fissasto inoltre i punti chiave della sua azione tra cui: lotta ai messaggi inneggianti al terrorismo sui social media, cooperazione tra le Autorità nella tutela dei dati personali e riduzione dell’errore umano nelle violazioni dei dati (data breaches).
L’Art. 25 del Regolamento europeo per la protezione dei dati personali introduce il principio di privacy by design e privacy by default. Il primo concetto, che risale al 2010 e coniato da Ann Cavoukian è basato sula privacy come impostazione di default: i problemi quindi vanno valutati nella fase di progettazione, in base al principio del prevenire e non correggere e l’utente viene messo al centro di tutto.
La privacy by default, ovvere la protezione per impostazione predefinita, riguada invece la non eccessività dei dati raccolti: il sistema del trattamento dei dati quindi dovrebbe essere in misura necessaria e sufficiente per le finalità previste e per il periodo strettamente necessario a tali fini.
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Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,
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