Maze Ramsomware, il ransomware delle estorsioni online non si ferma.
Le ultime notizie riportano nuovi attacchi: tra gli attacchi recenti - dati e studio su SecurityAffair.co - che sono stati rilevati comprendono una famosa società di servizi IT, la Threadstone Advisors LLP, corporate advisory specializzata in fusioni e acquisizioni, un appaltatore missilistico nucleare Usa.
Tra i recenti attacchi registrati e denunciati attreverso i media vi è quello di una società di servizi IT multi-miliardaria, con sede nel New Jersey che è l'ultima vittima del famigerato gruppo ransomware Maze che sembrava colpire una vulnerabilità Citrix. Come prova del raid sono stati pubblicati i dati finanziari sottratti alll'azienda.
Un altro attacco è stato subito da un appaltatore missilistico nucleare Usa Westech International: gli hacker sono così riusciti ad accedere alle informazioni sensibili ed è probabile che l'attacco al ransomware del labirinto abbia implicazioni significative. Si prevede che il gruppo di hacking coinvolto nell'attacco del ransomware Maze tenterà di vendere i dati a una nazione "ostile".
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Crescono e si moltiplicano le nuove bande ransomware cyber crime: con due nuovi programmi di ransomware-as-service (RaaS).
Le nuove bande di ransomware — Haron e BlackMatter — emergono sui forum di criminalità informatica nella Draknet e si professano come i successori dei due famigerati gruppi DarkSide e REvil che hanno compiuto gli attacchi a Colonial Pipeline e Kaseya negli ultimi mesi.
Il gruppo Blackmatter hanno comunque annunciato che i nuovi programmi ansomware-as-service (RaaS) non colpiranno organizzazioni come sanità, infrastrutture critiche, petrolio e del gas, della difesa, del non profit e del governo.
Secondo Flashpoint, l’attore di minacce BlackMatter ha registrato un account sui forum in lingua russa XSS e Exploit il 19 luglio, seguito rapidamente da un post in cui affermava che stava cercando di acquistare l’accesso a reti aziendali infette che comprendono tra 500 e 15.000 host nel Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito e con un fatturato di oltre $ 100 milioni all’anno, che potrebbe suggerire un’operazione ransomware su larga scala.
Il gruppo Haron è invece stato segnalato dalla società di sicurezza sudcoreana S2W Labs – che hanno esaminato esaminato il primo campione di malware – ed ha fatto la sua comparsa nel mese di Luglio 2021. Oltre a questi due gruppi non è eslcuso che “là fuori” possano essrcene altri.
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Cyber spionaggio e controllo remoto di internet: Mollitiam Industries sarebbe in procinto di sviluppare strumenti di hacking in grado di assumere il controllo di dispotivi Android, MacOS e Windows su smarthphone e tablet.
Secondo i documenti visti da Wired - materiali di marketing online non protetti - la società di cyber intelligence, con sede in Spagna, grazie afi fondi europei (UE) ha creato una nuova tecnologia di sorveglianza invasiva che consente di assumere il "controllo remoto anomimo" ed invisibile dei dispositivi connessi alla rete Internet elundendo il rilevamento. Wired cita i prodotti di intercettazione anonima come "Invisible Man" e "Night Crawler", in grado di accedere in remoto ai file e alla posizione di un bersaglio e di accendere di nascosto la fotocamera e il microfono di un dispositivo (incluse password, attività di ricerca sul Web e persino testi scambiati su applicazioni di messaggistica crittografate).
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Attacchi #ransomware nel settore sanitario: il rapporto #Mandiant: il target del gruppo di cyber criminali FIN12 si è ampliato nel 2021 in altre regioni, tra cui #Europa e Asia Pacifico.
Nel report completo "FIN12: The Prolific Ransomware Intrusion Threat Actor That Has Aggressively Pursued Healthcare Targets", Mandiant afferma che il gruppo stia colpendo dal 2018, quindi ben prima della pandemia. Ma viene anche svelato un ndoo centrale, quello dell'affiliazione tra vai gruppi che collaborno insieme. Nel report infatti - dove viene svelata l'attività del gruppo FN12 - viene anche evidenziato come FIN12 abbia partner che gli consentono varie operazioni, come l'accesso iniziale, l'evoluzione delle tattiche, delle tecniche e delle procedure del gruppo e le tendenze nel loro ampio uso di Cobalt Strike BEACON.
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Rassegna stampa delle notizie su Leonardo Spa, azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio, sicurezza e cybersecurity.
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Leonardo CyberSecurity e NATO
Il nuovo accordo “NCIRC — CSSS” (NATO Security Incident Response Capability — Cyber Security Support Services) che riguarda le attività di sicurezza cibernetica erogate da Leonardo (ex Finmeccanica) nell’ambito del programma NCIRC — FOC (Full Operational Capability), è stato esteso per altri 18 mesi. PNATO e UE stanno rafforzando la loro cooperazione in materia di difesa informatica, in particolare nei settori dello scambio di informazioni , formazione, ricerca ed esercitazioni.
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Colonial Pipeline: un ransomware da 4,4 milioni di dollari
A confermare il pagamento è stato Joseph Blount, CEO Colonial Pipeline che distribuisce carburante lungo la costa orientale degli Stati Uniti. Il riscato è stato pagato per permettere la ripresa delle attività dell’oleodotto.
Un cyber attacco ha arrestato la principale rete di oleodotti USA: venerdi 7 maggio 2021, dopo l’attacco informatico, il principale operatore statunitense di gasdotti Colonial Pipeline ha chiuso la sua intera rete. Colonial infatti, trasporta il 45% della fornitura di carburante della costa orientale, spostando 2,5 milioni di barili al giorno attraverso migliaia di miglia di oleodotti.
Andrea Biraghi — Cyber attacco arresta la principale rete di oledodotti USA, il Colonial Pipeline
L’attacco ai sistemi informatici dell’azienda è avvenuto ad inizio maggio quando la Colonial ha dovuto arrestare le sue attività e chiudere l’intera rete dopo il cyber attacco. Blount all’inizo era contrario al pagamento del riscatto, ma ha poi affermato di non avere scelta. “Pagare il riscatto è stata la cosa giusta da fare negli interessi del Paese” ha affermato il CEO durante un’intervista al Wall Street Journal. Non biosgna dimenticare che la società rappresenta una risorsa fondamentale nel settore delle infrastrutture energetiche degli USA.
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VPN Fortinet: un leak password ha colpito 500.000 account: gli hacker avrebbero prelevato le credenziali di accesso da dispositivi non protetti, quindi le hanno scaricate su un forum del dark web. Anche se la vulnerabilità di Fortinet smebra sia stata corretta molte credenziali VPN sono ancora valide. L’attore delle minacce, un certo “Orange” ha fatto trapelare password e nomi utente, ma nulla in vendita, la grande quantità di informazioni era disponbile gratuitamente.
Secondo una ricerca della società di sicurezza Advanced Intel, si pensa che Orange sia un membro della banda di ransomware “Groove”. Si dice che abbiano anche lavorato in precedenza per Babuk, un’importante banda di ransomware che ha tentato di estorcere milioni di dollari al dipartimento di polizia di Washington D.C. all’inizio di quest’anno.
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Sembra che l’epidemia e l’emergenza collegata abbiano messo in risalto alcune importanti criticità del nostro modello di sviluppo: staimo andando verso una visione di più lungo termine?
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Sicurezza infrastrutture critiche e dei sistemi strategici: una nuova minaccia ransomware
L’avviso della CISA avviene in risposta a un attacco informatico mirato a una struttura di compressione di gas naturale che ha utilizzato lo spear-phishing per fornire ransomware alla rete interna dell’azienda.
IMPATTO: pur non avendo avuto conseguenze sul controllo delle operazioni e sui controllori logici (PLC) l’arresto operativo, deliberato, ha avuto però conseguente perdita di produttività e ricavi.
CONSEGUENZA: i dati critici sono stati cirttografati e i server sono stati messi fuori servizio per due giorni.
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Pegasus spyware: l’hacking tool per spiare giornalisti e attivisti
l leak contine circa 5.000 numeri di telefono. il TheGuardian riporta che “si ritiene che un gruppo di 10 governi siano clienti NSO che aggiungono numeri al sistema, con l’elenco che include Azerbaigian, Kazakistan, Ruanda ed Emirati Arabi Uniti, tra gli altri”.
NSO Group è noto per la produzione di strumenti di hacking, utilizzati dai governi e dalle forze dell’ordine di tutto il mondo. Lo strumento più noto dell’azienda è “Pegasus”, uno spyware in grado di eseguire il jailbreak di un dispositivo come un iPhone, installare malware e consentire l’esportazione dei dati dell’utente.
Il malware può violare sia gli smartphone con sistema Android sia iOS, lasciando pche tracce. Entra in azione grazie ad un click dell’utente su un link dannoso ricevuto — si insinua all’interno del dispostivo accendendo ad informazioni come: foto, registrazioni, passwords, localzzazione, registri chiamate e post pubblicati sui social. Inoltre Pegasus consente di abilitare telecamere e microfoni in segreto, leggere messaggi crittografati e registrare telefonate. È stato anche possibile acquisire le coordinate GPS, consentendo il monitoraggio in tempo reale e la registrazione di dove si trovava il bersaglio.
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Google avvisa dell’aumento di attività da parte di hacker di stato: nel 2021 in totale 50.000 avvisi, un aumento di quasi il 33% rispetto allo stesso periodo nel 2020. Questo picco è in gran parte dovuto al blocco di una campagna di un gruppo russo noto come APT28 o Fancy Bear.
Ma non solo Google si concentra anche su un gruppo legato alle Guardie rivoluzionarie iraniane, noto come APT35, o Charming Kitten, che conduce regolarmente attacchi di phishing, dove, ad esempio, viene utilizzata un’e-mail per indurre qualcuno a consegnare informazioni sensibili o per installare malware.
All’inizio del 2021, APT35 ha compromesso un sito web affiliato a un’università del Regno Unito per ospitare un kit di phishing. Gli aggressori hanno inviato messaggi di posta elettronica con collegamenti a questo sito Web per raccogliere credenziali per piattaforme come Gmail, Hotmail e Yahoo. Agli utenti è stato chiesto di attivare un invito a un webinar (falso) effettuando l’accesso. Il kit di phishing richiederà anche codici di autenticazione inviati ai dispositivi.
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Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,
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