Nasce in #Canada un nuovo centro specializato, lo SHIELD Automotive Cybersecurity Centre of Excellence, che ha sede presso l’Università di Windsor. Il suo compito sarà distribuire le conoscenze sulla riduzione delle #vulnerabilità cibernetiche all’interno delle #automobili e dei loro componenti tra produttori, ricercatori e automobilisti, con l’intenzione di offrire servizi di consulenza e test alle piccole e medie imprese canadesi. Il messaggio è quello legato alla supply chain, considerando i tanti partner coivolti, dai produttori di componenti, agli assemblatori, agli operatori di rete, agli amministratori, ai gestori dei parcheggi e agli automobilisti.
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Leonardo Spa, le ultime notizie e rassegna stampa in materia di sicurezza e difesa, dalla divisione cyber security di Genova, ai sistemi di sorveglianza e protezione dei nuovi sottomarini della Marina Militare Italiana, che lega la compagnia a Fincantieri, altro campione della sicurezza italiana.
-Genova rappresenta il secondo polo ingegneristico sul territorio nazionale di Leonardo, e la Liguria rimane centrale per le sfide industriali del Paese. La nuova organizzazione aziendale della divisione Cyber Security viene descritta dal vertice aziendale come perfettamente pronta....
- E' stato firmato il contratto tra Leonardo e Fincantieri: ha un valore di circa 150 milioni di euro e servirà per la fornitura di equipaggiamenti per i primi due sottomarini U212 Near Future Submarines...
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Andrea Biraghi, ex capo della Divisione Cyber Security di Finmecannica e CEO del Gruppo Comdata e, è stato speaker d’eccezione per numerosi congressi internazionali in tema di Security Information. Tra i tanti interventi vi sono stati quelli al Cybertech Europe e al Cybertech Global Event in Asia insieme ai leader più famosi del settore cibernetico, responsabili decisionali del governo e dirigenti: un evento che copre gli argomenti più di tendenza nel settore della cyber e dell'innovazione.
Rassegna stampa al seguente link: Andrea Biraghi
Una recente ricerca sottolinea come alcuni software per dispositivi medici siano vulnerabili e quindi a rischio hacker. La causa starebbe nei loro difetti, afferma FORESCOUT RESEARCH LABS, che ha condotto lo studio su alcuni software sui quali sono state rilevatepiù di una dozzina di vulnerabilità, così anche nei macchinari utilizzati in altri settori che, se sfruttati da un hacker, potrebbero causare il crash di apparecchiature critiche come i monitor dei pazienti.
La ricerca, condivisa in esclusiva con CNN, indica le sfide che gli ospedali e altre strutture hanno dovuto affrontare nel mantenere aggiornato il software durante una pandemia che assorbe in modo continuo tutte le risorse. La ricerca è un perfetto esempio che spiega comele agenzie federali stiano lavorando più a stretto contatto con i ricercatori per indagare sui difetti della sicurezza informatica che potrebbero influire sulla sicurezza dei pazienti.
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Digital transformation amazing challenge: opportunities and need of change to survive and thrive. Andrea Biraghi
2020 represents a decisive year in the world of service companies, not only for the economic impact that the Covid-19 pandemic has had and will have, but also because it will be the watershed among the companies that will be able to seize this opportunity/need of change to be able to survive and then thrive, and those that will remain anchored to an old way of operating.
If, on the one hand, manufacturing companies are closely linked to the production sites where workers work, the whole world of the economy of digital and financial services has had to suddenly work remotely, through the so-called smart or agile working. There are countries where this habit was much more developed, for example in the Scandinavian peninsula where 21% of people already worked remotely in 2019, but there are countries like Italy where only 6% of workers had the opportunity to work from home. The global average of remote working in developed countries is around 15% for this type of company, with a continuous growth rate in recent years.
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https://csirt.gov.it/contenuti/mitigazioni-provvisorie-per-vulnerabilita-exchange-al01-210306-csirt-ita-2
Aggiornamento mitigazioni per vulnerabilità Exchange Server
(AL01/210306/CSIRT-ITA)
06/03/2021 13:01
Microsoft
CVE-2021-26855
CVE-2021-26857
CVE-2021-26858
CVE-2021-27065
Descrizione e potenziali impatti
E’ stato recentemente rilevato lo sfruttamento concatenato di quattro vulnerabilità di Exchange che potrebbero consentire accessi non autorizzati ad account di posta e installazione di malware sui sistemi colpiti.
Ad integrazione del rilascio delle patch correttive, Microsoft ha pubblicato ulteriori mitigazioni provvisorie da implementare qualora non sia possibile applicare immediatamente i fix.
Di seguito, la tabella riepilogativa di mitigazioni e disservizi suddivisi per CVE:
Per i dettagli su come applicare le suddette mitigazioni si rimanda alla pagina ufficiale, contenente i comandi, script e software atti ad arginare le suddette vulnerabilità.
Prodotti e versioni interessati
Le misure di mitigazione sopra individuate sono valide per:
Microsoft Exchange Server 2013
Microsoft Exchange Server 2016
Microsoft Exchange Server 2019
Riferimenti:
https://msrc-blog.microsoft.com/2021/03/05/microsoft-exchange-server-vulnerabilities-mitigations-march-2021/
Attacco ai database: secondo NordPass oltre Oltre dieci bilioni di credenziali utente sono state lasciate esposte online grazie a database non protetti. La scoperta è stata fatta grazie anche alla collaborazione di un white hacker che ha scoperto per l’esattezza in numeri: 9.517 database non garantiti contenenti 10.463.315.645 voci, che includono come e-mail, password e numeri di telefono di 20 paesi diversi.
I database più a rischio sono stati registrati in Cina (4000), Stati Uniti (3000) e India (520), con il risultato di 2,6 miliardi potenziali utenti che potrebbero essere inclusi nei database.
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Attacchi hacker: come proteggere i database del sito web
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DragonForce Malaysia Hack: l’hacktivismo in Medio Oriente persiste: nuovi attacchi digitali durante il mese di maggio 2021 e le crescenti tensioni in Medio Oriente hanno portato a rinnovate operazioni di attivisti informatici in tutta la regione.
Gli attacchi digitali di maggio hanno presentato un certo livello di rischio per i siti non protetti poiché gli attori delle minacce hanno preso di mira le organizzazioni delle telecomunicazioni, i settori finanziari e le agenzie governative.
Al momento, le azioni fisiche sono diminuite nella regione dall’ultima incursione, ma gli attacchi digitali sono continuati fino a giugno. La più grande paura nell’hacking informatico risiede nell’abuso della privacy — come la fuga di informazioni personali nell’hack DragonForce Malaysia a giugno — così come la preoccupazione che le forze straniere possano dirottare i sistemi e prendere il controllo dei database nazionali e dei sistemi operativi
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Cyberwar 2020: tra gli obiettivi degli attacchi informatici le infrastrutture critiche. Secondo quanto riportato da SecurityAffairs sembra che gli ultimi attacchi gli analisti della sicurezza abbiano affermato che ci troviamo nel mezzo di una guerra cinbernetica in cui Israele e Iran sono tra gli attori.
I cyber sabotaggi sembrano avere nemici invisibili. Nelle ultime settimane infatti l'Iran ha affrontato un'ondata mortale di esplosioni e incendi in siti militari e civili sensibili, tra cui un incidente che ha causato danni enormi a un'importante struttura nucleare. Nessuno così sa ufficialmente perché stia accadendo o chi sia il responsabile.
Leggi l’articolo su Andrea Biraghi Cybersecurity Blog - La Cyberwar nel 2020: cyber sabotaggi e nemici invisibili
Infrastrutture critiche e Covid: i cambiamenti apportati dalla pandemia globale COVID 19 stanno esacerbando le vulnerabilità nell'economia globale, tra cui il rischio di paralizzare gli attacchi informatici contro infrastrutture critiche come la rete elettrica.
l modo di vivere del nostro Vecchio Contintente e quella del mondo sta per essere cambiato per sempre? Gli eventi degli ultimi mesi fanno riflettere. Le crescenti tensioni in atto, aggravate dall’epidemia, non solo mettono in chiaro la fragilità dei nostri sistemi ma ci avvertono di un rischio dal quale biosgna mettersi al riparo. Oggi dipendiamo come non mai da Internet che sostiene a sua volta le infrastrutture critiche, come la distriubuzione di energia elettrica. A rischio quindi sono le infrastrutture pubbliche: esempio è stata l’incursione informatica nel sistema idrico israeliano, un attacco hacker “altamente accurato”.
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Protezione dei dati, social media e minori: intanto Tik Tok – il social network che permette creare e pubblicare video creativi che diventano virali – si deve di fatto fermare in Italia fino al 15 febbraio. La decisione è del Garante Privacy per la riservatezza dei dati personali.
La ragione del blocco sta nella mancanza di strumenti di accertamento sicuri dell’identità e soprattutto dell’età di chi la utilizza. Il blocco così è stato stabilito – per tutti gli account del social – “per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica”, che dovrebbe rispettare il divieto dell’iscrizione agli under 13.
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Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,
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