DragonForce Malaysia Hack: Hacking, Abuso Di Privacy E Fuga Di Informazioni Personali

DragonForce Malaysia Hack: Hacking, Abuso Di Privacy E Fuga Di Informazioni Personali

DragonForce Malaysia hack: hacking, abuso di privacy e fuga di informazioni personali

DragonForce Malaysia Hack: l’hacktivismo in Medio Oriente persiste: nuovi attacchi digitali durante il mese di maggio 2021 e le crescenti tensioni in Medio Oriente hanno portato a rinnovate operazioni di attivisti informatici in tutta la regione.

Gli attacchi digitali di maggio hanno presentato un certo livello di rischio per i siti non protetti poiché gli attori delle minacce hanno preso di mira le organizzazioni delle telecomunicazioni, i settori finanziari e le agenzie governative.

Al momento, le azioni fisiche sono diminuite nella regione dall’ultima incursione, ma gli attacchi digitali sono continuati fino a giugno. La più grande paura nell’hacking informatico risiede nell’abuso della privacy — come la fuga di informazioni personali nell’hack DragonForce Malaysia a giugno — così come la preoccupazione che le forze straniere possano dirottare i sistemi e prendere il controllo dei database nazionali e dei sistemi operativi

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3 years ago
Pegasus Spyware: L’hacking Tool Per Spiare Giornalisti E Attivisti

Pegasus spyware: l’hacking tool per spiare giornalisti e attivisti

Attivisti, giornalisti per i diritti umani ed oppositori politici sono stati oggetto di tentativi di hacking tramite Pegasus spyware di NSO Group. Secondo un’indagine circa 37 smartphone — su 67 esaminati — sono stati violati con successo utilizzando lo strumento di sorveglianza, sviluppato dall’azienda israeliana di armi informatiche NSO.

l leak contine circa 5.000 numeri di telefono. il TheGuardian riporta che “si ritiene che un gruppo di 10 governi siano clienti NSO che aggiungono numeri al sistema, con l’elenco che include Azerbaigian, Kazakistan, Ruanda ed Emirati Arabi Uniti, tra gli altri”.

NSO Group è noto per la produzione di strumenti di hacking, utilizzati dai governi e dalle forze dell’ordine di tutto il mondo. Lo strumento più noto dell’azienda è “Pegasus”, uno spyware in grado di eseguire il jailbreak di un dispositivo come un iPhone, installare malware e consentire l’esportazione dei dati dell’utente.

Il malware può violare sia gli smartphone con sistema Android sia iOS, lasciando pche tracce. Entra in azione grazie ad un click dell’utente su un link dannoso ricevuto — si insinua all’interno del dispostivo accendendo ad informazioni come: foto, registrazioni, passwords, localzzazione, registri chiamate e post pubblicati sui social. Inoltre Pegasus consente di abilitare telecamere e microfoni in segreto, leggere messaggi crittografati e registrare telefonate. È stato anche possibile acquisire le coordinate GPS, consentendo il monitoraggio in tempo reale e la registrazione di dove si trovava il bersaglio.

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4 years ago
Cyber Crime: L’ultimo Internet Crime Report Dell’FBI

Cyber Crime: l’ultimo Internet Crime report dell’FBI

Andrea Biraghi 5 Aprile 2021. News.

Cosa rivela l’ultimo Cyber Crime report dell’FBI? Innanzitutto gli attacchi sono aumentati rispetto al 2019 anche se l’82% degli attacchi informatici si è rivelato infruttuso.

Tuttavia il danno finanziario e le perdite sono importanti. Inoltre viene rilevato che gli obiettivi più numerosi della criminalità informatica sono quelli diretti verso i più vulnerabili nella società: operatori medici e famiglie. In tutto ciò il phishing rimane un problema crescente, realtivamente alle vulnerabilità delle aziende e delle organizzazioni, che si riversano poi sugli utenti.

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5 years ago

NATO e sicurezza: Cyberspazio tra le sfide e le priorità

NATO E Sicurezza: Cyberspazio Tra Le Sfide E Le Priorità

Il Cyberspazio è parte dei compiti principali dell Nato in materia di sicurezza e difesa colletiva: una delle vie prioritarie, segnalate dal Rapporto 2019, è il rafforzamento delle difese informatiche dell'Alleanza.

Interessante a questo proposito l'articolo di Andrea Leoni su EuropaAtlantica.it che così esordisce: "Il Cyberspazio, considerato dalla NATO come quinto dominio operativo, in aggiunta ad aria, acqua, terra e spazio, il segretario generale Jens Stoltenberg, nel 2019, ha dichiarato che un attacco nel cyberspace ad uno degli alleati innescherebbe un “collective defence commitment”, come previsto dall’Articolo 5 del Trattato Nord Atlantico. Una dichiarazione forte, che risente però dei limiti legati al cyber warfare: la differente percezione dei danni causati da un cyber attacco e da un attacco con armi convenzionali, e la difficoltà dell’ attribuire con assoluta certezza la responsabilità di un attacco"

Andrea Biraghi, Cyber Security - InfoSec.

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4 years ago
Malware 2021: Il Rapporto Di MalawareBytes E L’aumento Di Spyware E HackTools

Malware 2021: il rapporto di MalawareBytes e l’aumento di Spyware e HackTools

Il report Malware 2021 di MalwareBytes riporta l’evoluzione delle minacce informatiche durante il 2020 fino ad arrivare ad oggi. Gli attori delle minacce hanno approfittato soprattutto della crisi e della paura dovute alla pandemia di Covid-19, riorganizzando i propri sistemi di attacco e pefezionando i loro ransomware.

Tra gli obiettivi dei cyber criminali quello di utilizzare la paura e la confusione dovute alla pandemia per fare nuove vittime, utilizzando campagne dannose e fraudolente di phishing. Tra le campagne: AveMaria, il Remote Access Trojan e AZORult, un malware pericoloso che ruba informazioni. I rilevamenti di malware nei computer aziendali Windows sono diminuiti complessivamente del 24%, ma i rilevamenti di HackTools e Spyware sono aumentati notevolmente, rispettivamente del 147% e del 24%.

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5 years ago

Cyber Range Leonardo: il campo di addestramento per la Cyber Difesa

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Leonardo Cyber Range è un poligono virtuale, composto da una infrastruttura Hardware e software che permette di simulare complessi sistemi ICT. In materia di Difesa e Sicurezza la Cyber Security diventa sempre di più un’arma strategica e Leonardo stava lavorando ad un vero e proprio “poligono virtuale” in campo informatico (IT), il primo cyber range italiano per la Difesa e per gestire le infrastrutture critiche: i possibili scenari vengono virtualizzati per sviluppare strategie e componenti di difesa con l’intelligenza artificiale (AI).

Cyber Range Leonardo: Il Campo Di Addestramento Per La Cyber Difesa

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4 years ago
Intelligenza Artificiale E Cybersecurity Andrea Biraghi.                              

Intelligenza artificiale e Cybersecurity Andrea Biraghi.                                

Intelligenza artificiale (IA) e CyberSecurity comunicano già su più livelli: l’utilizzo di tecnologie come l’IA e l’apprendimento automatico è diventato oramai essenziale per proteggere le organizzazioni da attori malintenzionati, che stanno sempre più veloci, migliorano e raffinano le loro tecniche di attacco per arrivare ai loro obiettivi.

“I criminali che sono là fuori, stanno anche usando AI e ML per migliorare la loro capacità di creare malware”. [Bob Turner, chief information security officer presso l’Università del Wisconsin, Madison, durante il Security Transformation Summit di Fortinet].

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4 years ago
Riconoscimento Facciale E Privacy: Quali I Progressi?

Riconoscimento facciale e privacy: quali i progressi?

Riconoscimento facciale: la tecnologia va utilizzata pensando prima di tutto alle conseguenze che può avere e alla luce di questi fatti vanno create delle regole soprattutto in materia di sperimentazione. 

La buona notizia, ad oggi, è che i ricercatori hanno trovato il modo - almeno temporaneamente - di causare problemi a determinate classi di algoritmi di riconoscimento facciale, sfruttando i punti deboli dell'algoritmo di allenamento o del modello di riconoscimento risultante.

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3 years ago
Gli Hacker Russi Tra ReVil E Cozy Bears Sono Una Sfida Per Biden                        

Gli hacker russi tra ReVil e Cozy Bears sono una sfida per Biden                                

Ora che il gruppo di hacker russi ReVil ha dichiarato la sua responsabilità nell’attacco ransomaware via Kaseya , il presidente russo Biden è ora sotto pressione: si cerca il responsabile. Nel frattempo, l’hack Synnex arriva qundi in un momento delicato. Gli hacker farebbero parte di APT29 o Cozy Bear, secondo Bloomberg, gruppo collegato al servizio di intelligence estero russo, l’SVR.

Il gruppo Cozy Bear è stato precedentemente accusato di aver violato il Comitato nazionale democratico nel 2016, nonché di aver compiuto la storica violazione della sicurezza informatica contro SolarWinds, che ha colpito circa 100 società statunitensi e nove agenzie federali. Gli hacker russi sono così anche accusati di aver violato un appaltatore del Comitato nazionale repubblicano la scorsa settimana, all’incirca nello stesso periodo dell’hack Kaseya, il più grande attacco ransomware globale mai registrato, che ha colpito tra 800 e 1.500 aziende.  

L’attacco secondo i ricercatori di sicurezza e VSA Kaseya Ltd – dopo un’attenta analisi da parte della società di sicurezza informatica Emsisoft – è stato operato dal noto gruppo REvil, il gruppo ransomware che circa un mese fa ha raccolto un pagamento di 11 milioni di dollari dal produttore di carne JBS SA ha iniziato un attacco diffuso che ha probabilmente infettato centinaia di organizzazioni in tutto il mondo e decine di migliaia di computer, secondo gli esperti di sicurezza informatica

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3 years ago
Ransomware: Il Gruppo FIN12

Ransomware: il gruppo FIN12

Attacchi #ransomware nel settore sanitario: il rapporto #Mandiant: il target del gruppo di cyber criminali FIN12 si è ampliato nel 2021 in altre regioni, tra cui #Europa e Asia Pacifico.

Nel report completo "FIN12: The Prolific Ransomware Intrusion Threat Actor That Has Aggressively Pursued Healthcare Targets", Mandiant afferma che il gruppo stia colpendo dal 2018, quindi ben prima della pandemia. Ma viene anche svelato un ndoo centrale, quello dell'affiliazione tra vai gruppi che collaborno insieme. Nel report infatti - dove viene svelata l'attività del gruppo FN12 - viene anche evidenziato come FIN12 abbia partner che gli consentono varie operazioni, come l'accesso iniziale, l'evoluzione delle tattiche, delle tecniche e delle procedure del gruppo e le tendenze nel loro ampio uso di Cobalt Strike BEACON.

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5 years ago

Cyber Security e AI 2020: sicurezza e vulnerabilità

Cyber Security E AI 2020: Sicurezza E Vulnerabilità

Cyber Security e AI: tra le previsioni per il 2020 l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning (ML) c’è la gestione degli asset management, con il successivo miglioramento della resilenza degli endpoint. Un altro punto importante riguarda il rilevamento delle minacce informatiche: l’AI è infatti in grado di esaminare una vasta gamma di set di dati, arrivando a risultati sempre più precisi. Automatizzare le operazioni di sicurezza, che stanno diventando un problema di big data, diventerà via via più importante, e l’umo da solo non rappresenta più una risposta efficace.

Se l’AI può rappresentare una soluzione per i professionisti della sicurezza informatica, per contrastare in modo veloce ed efficace gli attacchi, potrebbe però diventare un’arma nelle mani dei criminali informatici. Gli aggressori infatti dipenderanno sempre più da questa tecnologia per risucire a decodificare i meccanisimi di difesa delle organizzazioni, arrivando a simulare gli schemi comportamentali per infiltrarsi nei sistemi. Le loro reti infatti stanno aggiornando le tecniche di hacking e per contrastarli non basterà l’intervento umano: ricordiamoci che ad un criminale informatico basta solo una porta aperta per entrare, mentre un sistema per difendersi le deve tenere tutte chiuse. Le possibili falle sono numerose e l’intensificazione delle soluzioni attraverso l’innovazione e la tecnologia è indispensabile.

ll problema della sicurezza legata agli algortimi AI è nota da tempo: tra le vulnerabilità tempo fa era stata rilevata quella legata al riconsocimento delle email spam, oltre al problema delle contaminazioni di dati attraverso il poisoning.

Di recente le comunità scientifiche stanno lavorando proprio al problema della sicurezza: le contromisure che si stanno adottando sono volte a mitigare la vulnerabilità degli algoritmi, legata al fatto che nessuno di loro è stato progettato per riconoscere alcune particolari trasformazioni ostili dei dati in ingresso. 

Se nel 2020 è previsto che almeno il 63% delle imprese adotterà sistemi e soluzioni di intelligenza artificiale è perchè quest’ultima è in grado di offrire un ambiente più sicuro. Ma anche i sistemi AI possiedono potenziali vulnerabilità, basti pensare alle implicazioni del’Internet of Things (IoT) o ai veicoli a guida automatica (self-driving cars). I sistemi IoT sono infatti esposti a rischi collegati alla sicurezza:  oggi è quindi indispensabile proteggerli e quanto mai sono importanti  soluzioni di cyber security per risolvere le loro vulnerabilità. Diviene  anche fondamentale lo sviluppo di modelli di digital forensics per recuperare le prove degli attacchi.

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Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,

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