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Cyber spionaggio delle tecniche di hacking da parte della Nord Corea per rubare ai ricercatori cinesi tecniche e strategie.
Secondo una ricerca di CrowdStrike condivisa esclusivamente con The Daily Beast, hacker con sospetti legami con la dittatura di Pyongyang hanno perseguito i ricercatori cinesi della sicurezza in un apparente tentativo di spionaggio per rubare le loro tecniche di hacking.
Gli hacker nordcoreani – secondo CrowdStrike – avrebbero preso di mira i ricercatori di sicurezza cinesi con documenti esca in lingua cinese etichettati “Securitystatuscheck.zip” e “_signed.pdf“, nella speranza che i ricercatori sarebbero stati costretti a fare clic sulle esche.
I documenti, che CrowdStrike ha scoperto a giugno, contenevano informazioni sulla sicurezza informatica del Ministero della Pubblica Sicurezza cinese e del Comitato tecnico nazionale per la standardizzazione della sicurezza delle informazioni.
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Data Breach USA: nuove violazioni a difesa, energia, sanità, tecnologia e istruzione
Secondo le analisi, almeno una di queste organizzazioni si trova negli Stati Uniti.
Palo Alto Networks ha anche sottolineato come gli attaccanti siano interessati a rubare credenziali e a mantenere l’accesso per raccogliere dati sensibili dalle reti delle vittime per l’esfiltrazione.
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Il CNN riporta: non è chiaro chi sia il responsabile della violazione, ma alcune delle tattiche degli aggressori si sovrappongono a quelle utilizzate da un sospetto gruppo di hacker con potenziali legami con la Cina. I primi risultati legati alla campagna di spionaggio, rivolto in particolare al settore della difesa, hanno rivelato i risultati resi pubblici questa scorsa domenica da Cnn sul monitoraggio attivo da parte della National Security Agency (NSA) e la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) che non hanno fatto commenti sulle identità del gruppo di ataccanti, ma la CISA ha dichiarato di stare usando un nuovo programma difensivo per “comprendere, amplificare e guidare l’azione in risposta all’attività identificata”.
Campagne di spionaggio e hacking: mentre Microsoft avvisa che il gruppo APT Nobelium – il collettivo hacker legato all’intelligence russa – ha colpito ancora, un report dell’FSB avvisa che hacker stranieri hanno compromesso le agenzie federali russe in una campagna di spionaggio digitale che i funzionari russi hanno descritto come senza precedenti per portata e raffinatezza.
Nella scorsa settimana Microsoft ha osservato un’ondata di attacchi informatici verso 150 diverse organizzazioni – tra agenzie governative e organizzazioni non governative – che ha preso di mira circa 3.000 account di posta elettronica. La maggior quota di attacchi è stata diretta verso gli Stati Uniti ma il numero delle vittime si è eseto sino a 24 diversi paesi. Un quarto delle organizzazioni coinvolte sono coinvolte in attività di sviluppo internazionale, umanitarie e per i diritti umani.
Gli attacchi – secondo gli esperti di sicurezza – sembrano fare parte di una campagna di raccolta informazioni presso le agenzie governative coinvolte nella politica estera. Microsoft – che continua a monitorare la situazione ha avvisato gli utenti di aumentare l’attenzione sulle partiche di sicurezza informatica – compreso l’utilizzo dell’autenticazione a più fattori, dell’antivirus – avvisando di non cliccare collegamenti sospetti nelle e-mail, a meno che non sia possibile confermare l’affidabilità per ridurre al minimo il rischio di phishing. Le Formiche evidenziano come l’attacco si sia svolto in vista del bilaterale Biden-Putin.
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