Il 5 Novembre 2020 entrerà in vigore il nuovo regolamento che riguarda il perimetro di sicurezza nazionale cibernetica: il provvedimento pone le basi per inserire l’Italia tra i paesi europei all’avanguardia per quanto riguarda il tema della Cyber Security. L’obiettivo è quello di difendere gli interessi vitali dell’Italia alzando il livello di protezione sui servizi fondmentali da cui dipende.
Oggetto del provvedimento sono la massiva diffusione delle nuove tecnologie e l’istantanea fruibilità a livello globale di notizie e dati, le crescenti attività ostili di diversa matrice nel dominio cibernetico, la moltiplicazione dei vettori di minaccia e il cyber terrorismo.
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Cyber spionaggio delle tecniche di hacking da parte della Nord Corea per rubare ai ricercatori cinesi tecniche e strategie.
Secondo una ricerca di CrowdStrike condivisa esclusivamente con The Daily Beast, hacker con sospetti legami con la dittatura di Pyongyang hanno perseguito i ricercatori cinesi della sicurezza in un apparente tentativo di spionaggio per rubare le loro tecniche di hacking.
Gli hacker nordcoreani – secondo CrowdStrike – avrebbero preso di mira i ricercatori di sicurezza cinesi con documenti esca in lingua cinese etichettati “Securitystatuscheck.zip” e “_signed.pdf“, nella speranza che i ricercatori sarebbero stati costretti a fare clic sulle esche.
I documenti, che CrowdStrike ha scoperto a giugno, contenevano informazioni sulla sicurezza informatica del Ministero della Pubblica Sicurezza cinese e del Comitato tecnico nazionale per la standardizzazione della sicurezza delle informazioni.
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I cyber partisans in Bierlorussia – Belarus Cyber Partisans – affermano di avere violato i database ufficiali e di avere accesso a dati estremamente sensibili.
I Berlarus Cyber Partisans hanno rivendicato così una serie di attacchi informatici – a fine agosto 2021 – ai database del governo e della polizia in Bielorussia, compresi quelli del Ministero degli Interni. La notizia è riportata da DW a cui un hacker avrebbe detto che l’idea era di fornire alla popolazione informazioni importanti.
Il 17 agosto, il sovrano bielorusso Alexander Lukashenko ha indirettamente confermato la perdita di dati sensibili. “Se non puoi proteggere le informazioni nei tuoi computer, allora scrivi le cose a mano e mettile nei cassetti”, ha detto ai ministri in una riunione.
Di recente il gruppo avrebbe affermato di avere accesso ai dettagli del passaporto di tutti i bielorussi, nonché ai piani di sicurezza interna, e dati riguardo alle intercettazioni. Secondo quanto riferito, l’elenco include funzionari della sicurezza, aziende statali e aziende private. I Cyber Partisans affermano di avere centinaia di migliaia di ore di registrazioni, affermando anche che elaboreranno le informazioni e le rilasceranno gradualmente.
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Facebook blocca hackers con base in Cina: i malware colpiscono Uiguri attivisti e dissidenti
25 Marzo 2021: articolo integrale su Andrea Biraghi Blog Cyber Security
Come riporta Reuters mercoledì 24 Marzo 2021, Facebook Incha affermato che gli hacker, noti nel settore della sicurezza come Earth Empusa o Evil Eye, avrebber preso di mira attivisti, giornalisti e dissidenti che erano prevalentemente uiguri, un gruppo etnico in gran parte musulmano che affrontava persecuzioni in Cina.In un post gli inevstgatori di sicurezza della societò hanno affermato che: “Questa attività ha avuto i tratti distintivi di un’operazione ben intraprendente e persistente, offuscando al contempo chi c’è dietro”.La società di social media ha detto che gli hacker, noti come Earth Empusa o Evil Eye nel settore della sicurezza, hanno preso di mira attivisti, giornalisti e dissidenti che erano prevalentemente Uiguri, un gruppo etnico in gran parte musulmano che affronta persecuzioni in Cina.Continua a leggere…
Gli hacker stanno lavorando instancabilmente per recuperare informazioni sensibili sui risultati della produzione del vaccino Covid 19. Gli esperti di sicurezza la definiscono la guerra per la proprietà intellettuale e si basa su un vero e proprio sequestro di dati sulla produzione di un vaccino che è molto vicino alla definitiva approvazione.
In questa guerra informatica - come si legge sul TheGuardian sono coinvolte le agenzie di intelligence occidentali, tra cui il National Cyber Security Centre britannico, che affermano di essere impegnate a proteggere "le risorse più critiche".
Tra gli esperti Adam Meyers - vice presidente presso l'agenzia di sicurezza IT Crowdstrike - ha affermato che paesi impegnati nel furto delle informazioni e qundi nell'hacking di dati - come Russia o Cina - hanno aumentato le loro attività concentrandole su un solo argomeno: Covid19.
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Attacchi alle infrastrutture: l’incontro tra Biden e Putin
Le relazioni tra Stati Uniti e Russia sono entrate in una fase molto delicata anche a causa degli attacchi alle infrastrutture americane. Alla vigilia dell’incontro a Ginevra, tra Joe Biden e Vladimir Putin, il presidente russo in un’intervista rilasciata a Nbc respinge le accuse secondo le quali la Russia sarebbe dietro agli attacchi informatici USA.
Nell’incontro a Ginevra gli attacchi informatici non saranno l’unico argomento di cui si discuterà e si prevede controverso. Si parlerà quindi anche dell’attivista Alexei Navalny, imprigionato in Russia, ma soprattutto dello scambio tra prigionieri tra Washington e Mosca, tra cui Paul Whelan e Trevor Reed.
“Dove sono le prove? Sta diventando una farsa”, afferma Vladimir Putin in un’intervista a Nbc News.
“Siamo stati accusati di ogni genere di cose, interferenze elettorali, attacchi informatici e così via, ma mai, neanche una volta si sono presi la briga di produrre alcun tipo prova, solo accuse infondate”
La Russia aveva già respinto le accuse dell’attacco Solar Winds a Dicembre dello scorso anno, quando dichiarò che Washington aveva respinto l’offerta del presidente russo Vladimir Putin di un accordo di cooperazione nella sicurezza informatica tra le due superpotenze.
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VPN Fortinet: un leak password ha colpito 500.000 account: gli hacker avrebbero prelevato le credenziali di accesso da dispositivi non protetti, quindi le hanno scaricate su un forum del dark web. Anche se la vulnerabilità di Fortinet smebra sia stata corretta molte credenziali VPN sono ancora valide. L’attore delle minacce, un certo “Orange” ha fatto trapelare password e nomi utente, ma nulla in vendita, la grande quantità di informazioni era disponbile gratuitamente.
Secondo una ricerca della società di sicurezza Advanced Intel, si pensa che Orange sia un membro della banda di ransomware “Groove”. Si dice che abbiano anche lavorato in precedenza per Babuk, un’importante banda di ransomware che ha tentato di estorcere milioni di dollari al dipartimento di polizia di Washington D.C. all’inizio di quest’anno.
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Un nuovo rapporto di FireEye sembra sostenere che hacker cinesi — sostenuti dallo stato di Pechino — abbiano effettuato attacchi informatici — e spionaggio informatico — su Israele fingendo di operare dal’Iran.
La società statunitense di sicurezza informatica FireEye ha dichiarato il 10 agosto che uno studio condotto in collaborazione con l’esercito israeliano ha scoperto che “UNC215“, descritto da FireEye come un gruppo di spie sospettato di provenire dalla Cina, ha violato le reti del governo israeliano dopo aver utilizzato protocolli desktop remoti ( RDP) per rubare credenziali da terze parti fidate. Gli RDP consentono a un hacker di connettersi a un computer da lontano e vedere il “desktop” del dispositivo remoto.
FireEye non è realmente in grado di dimostrare l’attribuzione.
Holtquist di FireEye ha sostenuto che questa attività di spionaggio informatico sta accadendo sullo sfondo degli investimenti multimiliardari della Cina relativi alla Belt and Road Initiative e al suo interesse per il settore tecnologico israeliano.
Secondo il rapporto di FireEye, “le aziende cinesi hanno investito miliardi di dollari in startup tecnologiche israeliane, collaborando o acquisendo società in settori strategici come i semiconduttori e l’intelligenza artificiale”. Il rapporto continuava: “Mentre la BRI (Belt and Road Initiative) cinese si sposta verso ovest, i suoi progetti di costruzione più importanti in Israele sono la ferrovia tra Eilat e Ashdod, un porto privato ad Ashdod e il porto di Haifa”.
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Cyber Crime: l’ultimo Internet Crime report dell’FBI
Cosa rivela l’ultimo Cyber Crime report dell’FBI? Innanzitutto gli attacchi sono aumentati rispetto al 2019 anche se l’82% degli attacchi informatici si è rivelato infruttuso.
Tuttavia il danno finanziario e le perdite sono importanti. Inoltre viene rilevato che gli obiettivi più numerosi della criminalità informatica sono quelli diretti verso i più vulnerabili nella società: operatori medici e famiglie. In tutto ciò il phishing rimane un problema crescente, realtivamente alle vulnerabilità delle aziende e delle organizzazioni, che si riversano poi sugli utenti.
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Video intervista ad Andrea Biraghi, ex capo della Divisione Cyber Security e Security and information Systems per la sicurezza dei sistemi informativi e la protezione cyber delle infrastrutture critiche.
Leonardo Infrastrutture critiche Centro di Chieti: la possibiltà di prevedere un attacco, quando arriverà di che tipologia sarà.
“Immaginiamo le nostre reti come un fortino ai tempi del West con i sodlati che dovevano proteggere il forte contro gli indiani che lo attaccavano. Cosa si faceva? I soldati, per sapere quello che stava per succedere, utilizzavano gli scouts, figure che andavano in avanscoperta e cercavano di sapere da dove sarebbe arrivato l’attacco, di che tipologia sarebbe stato, se erano pochi o erano tanti. Questo è esattamente ciò che cerchiamo di fare”. Andrea Biraghi
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Cyber crime: Berlino si sta preparando a sanzionare un gruppo di hacker russi. L'accusa è contro un noto hacker collegato al servizio di intelligence di Mosca. L'attacco in considerazione è quello del Bundestag nel 2015 per il quale oggi arrivano le prove trovate dal governo tedesco.
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Sembra che le cose siano cambiate dopo la dichiarazione del cancelliere Angela Merkel che - precedentemente riluttante a rimproverare la Russia per gli attacchi informatici - ha dichiarato il mese scorso che Berlino non può ancora "semplicemente ignorare" un attacco "scandaloso", per questo si attende una risposta dell'UE. Ciò rappresenterebbe una svolta contro il crimine informatico da parte dell'Europa: i diplomatici si sono riuniti mercoledì a Bruxelles per discutere se la risposta debba utilizzare un nuovo regime di sanzioni informatiche.
Il bersaglio di Berlino nella lotta contro il cyber crime, oltre al gruppo di criminali informatici, porta il nome di Dmitry Sergeyevich Badin.
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Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,
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