In un alert CyWare avvisa dell’evoluzione degli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service): gli attacchi TDoS (Telephony Denial-of-Service). Gli attacchi informatici stanno diventando più impegnativi che mai e si stanno rafforzando con nuovi vettori di attacco e stano diventando sempre più efficaci con l’obiettivo di interrompere i servizi in modo efficace.
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Andrea Biraghi, ex capo della Divisione Cyber Security di Finmecannica e CEO del Gruppo Comdata e, è stato speaker d’eccezione per numerosi congressi internazionali in tema di Security Information. Tra i tanti interventi vi sono stati quelli al Cybertech Europe e al Cybertech Global Event in Asia insieme ai leader più famosi del settore cibernetico, responsabili decisionali del governo e dirigenti: un evento che copre gli argomenti più di tendenza nel settore della cyber e dell'innovazione.
Rassegna stampa al seguente link: Andrea Biraghi
Smart Working e pandemia Covid: l’imprevedibiità
Leonardo CyberSecurity, smart working e pandemia
Le analisi di Leonardo, durante i primi mesi dell’anno, hanno evidenziato due fenomeni principali relativi alla situazione durante la pandemia:
Amlpliamento della superficie degli attacchi informatici con un maggior numero di persone collegata da remoto attravverso connessioni non protette per non parlare delle connessioni mobile.
Il tema Coronavirus – attraverso tutte le sue parole chiave – è stato utlizzato in un contensto di nuovi attacchi verso quelle strutture che sono state impegnate nel garantire servizi essenziali come il settore sanitario.
Il 90% degli attacchi è derivato dall’inconsapevolezza e scarsa preparazione degli impiegati nella sicurezza informatica. Ciò significa che la consapevolezza deve essere accresciuta, che bisognerebbe investire di più nella sicurezza informatica che insegna ad utilizzare gli strumenti giusti. Ciò significa agilità aziendale: essere in grado di fare fronte alle sfide della nostra trasformazione digitale, in modo efficiente ed efficace. Tuttavia la lezione più importante è stata chiara: sicurezza informatica e Covid hanno una cosa in comune, l’imprevedibilità. E’ qualcosa che si può aggiustare? Si con una maggiore resilienza, ma soprattutto reinventandosi ogni giorno.
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Attacchi informatici 2021 i settori colpiti: food, carburante, sanità e trasporti
Mentre i ransomware e gli attacchi double extrorsion sono in continua crescita anche in Italia — terzo paese più colpito al mondo — tra i più importanti attacchi informatici del 2021 — che conosciamo — la maggior parte hanno avuto come target gli Stati Uniti. E mentre gli USA si dimostrano sempre più vulnerabili, il dito viene puntato contro la Russia. Gli attacchi sono comunque reminder delle crescenti minacce informatiche alle infrastrutture critiche e ai fornitori di servizi che sono obiettivi dei criminali informatici.
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Durante l’incontro a Ginevra tra Joe Biden e Valdimir Putin, in materia di cyber security, il presidente della Russia ha proposto zone sicure per gli obiettivi contro le infrastrutture critiche.
Tra i punti cruciali dell’incontro, che hanno riguardato il nucleare, l’Ucraina e lo scambio di detenuti, la cyber security ha rappresentato uun momento di dialogo tra i due paesi che è appena iniziato. Quello che è chiaro è che i rapporti tra i due paesi devono diventare stabili e in uncerto modo, a richiesta di Putin, prevedibili. L’agenda di Biden invece si è dichiarata non contro la Russia ma volta a proteggere i propri cittadini americani: “un’altra Guerra Fredda non sarebbe nell’interesse di nessuno”, ha affermato. Su questo punto quindi Washington ha dichiarato una linea alquanto ferma.
«Noi continueremo a sollevare questioni per casi come Alexei Navalny e tutte le questioni legate ai diritti umani. L’ho detto a Putin. Non tollereremo violazioni dei diritti democratici e risponderemo. Ho detto a Putin che ci sono delle regole di base che vanno rispettate».
Riguardo alla proposta sulla protezione delle infrastrutture critiche contro l’hacking, una proposta è stata fatta, ma alcuni esperti di infosec sono scettici a tale riguardo, ovvero che un tale accordo possa essere applicato.
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Nobelium, il gruppo hacker russo che si ritiene dietro al massiccio attacco di SolarWinds, lancia una nuova campagna di attacchi.
Ad avvisare è Microsoft: si tratta dello stesso gruppo di hacker legato all’intelligence russa, ritenuto responsabile dell’attacco a SolarWinds circa un anno fa. Il vicepresidente di Microsoft Tom Burt ha annunciato giovedì scorso che circa 3.000 account di posta elettronica in 24 paesi, in più di 150 organizzazioni, sono stati presi di mira nell’ondata di attacchi. Gli hacker hanno utilizzato il nome dell’ex presidente Donald Trump nelle e-mail inviate agli utenti presi di mira, secondo il campione di email phishing pubblcato da Microsoft.
Il gruppo hacker russo avrebbe inviato migliaia di email fraudolente da un account di USAID, con il messaggio: “Donald Trump ha reso pubbliche nuovi accuse sulla frode elettorale”. Sicurezza.net
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Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica: le strategie sono quelle di aumentare e migliorare la capacità di resilienza cyber dell’Europa, questa l’intenzione espressa da Alessandro Profumo durante il Cybertech Europe 2019 a Roma. [...continua a leggere su Andrea Biraghi, Ultime notizie Cyber Security]
Cyber Security Leonardo: le strategie di rezilienza sono anche dedicate alla città e alle sue importanti infrastrutture: questo per affrontare gli innumerevoli rischi ai quali l’ambiente urbano è esposto. [...]
Do you believe in magic? ✨ While appearing as a delicate and light veil draped across the sky, this @NASAHubble image reminds us of the power of imagination. What does this look like to you? In reality, it’s a small section of a Cygnus supernova blast wave, located around 2,400 light-years away. The original supernova explosion blasted apart a dying star about 20 times more massive than our Sun between 10,000 and 20,000 years ago. Since then, the remnant has expanded 60 light-years from its center. Credit: @ESA/Hubble & NASA, W. Blair; acknowledgment: Leo Shatz
CoronaVirus, #CyberSecurity e digitalizzazione: sino ad ora la digitalizazone non era mai stata messa cosi tanto alla prova. Questo non solo rigurada lo smart working, ma la tenuta della sicurezza, la gestione delle vuomerabilità e la capacitò di reti e sistemi. Una questione che riguarda da vicino la CyberSecurity.
La pandemia e l’emergenza sanitaria hanno portato le le organizzazioni a escludere i grandi incontri mettendo alla prova chiunque non abbia mai sperimentato il lavoro da remoto. Gli stessi lavoratori, che operavano sotto la sicurezza della connettività in ufficio oggi si trovano in una situazione molto diversa con le stesse richieste di solida sicurezza relativa alla gestione dei dati e il loro trasferimento. Ci si trova quindi a dover affrontare rischi che non sono affatto trascurabili: reti Wi-Fi domestiche non garantite, dispositivi intelligenti non garantiti e innumerevoli altre variabili che trasformano il proprio laptop in un “cavallo di Troia”. La sfida così diviene quella di garantire livelli di sicurezza elevati anche a casa.
Il problema infatti è la poca preparazione di molte aziende riguardo la digitalizzazione, che le espone alle potenziali minacce.
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Cyber spionaggio delle tecniche di hacking da parte della Nord Corea per rubare ai ricercatori cinesi tecniche e strategie.
Secondo una ricerca di CrowdStrike condivisa esclusivamente con The Daily Beast, hacker con sospetti legami con la dittatura di Pyongyang hanno perseguito i ricercatori cinesi della sicurezza in un apparente tentativo di spionaggio per rubare le loro tecniche di hacking.
Gli hacker nordcoreani – secondo CrowdStrike – avrebbero preso di mira i ricercatori di sicurezza cinesi con documenti esca in lingua cinese etichettati “Securitystatuscheck.zip” e “_signed.pdf“, nella speranza che i ricercatori sarebbero stati costretti a fare clic sulle esche.
I documenti, che CrowdStrike ha scoperto a giugno, contenevano informazioni sulla sicurezza informatica del Ministero della Pubblica Sicurezza cinese e del Comitato tecnico nazionale per la standardizzazione della sicurezza delle informazioni.
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Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,
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